L’escalation del conflitto in Palestina e nel Libano meridionale ha causato lo sfollamento di massa di oltre 1,2 milioni di persone, tra i rifugiati interni a Gaza e le centinaia di migliaia di uomini e donne che dal Sud del Libano cercano riparo spostandosi verso il Nord. Molti siriani cercano addirittura di rientrare nel paese da cui sono fuggiti a causa dell’incredibile e repentino inasprimento delle operazioni militari e la crescente insicurezza.
COSPE è presente in Libano e Palestina dalla fine degli anni ‘90 con progetti che negli anni hanno abbracciato temi come i diritti delle donne e il rafforzamento del loro ruolo economico e sociale attraverso l’inclusione finanziaria, il sostegno allo sviluppo dell’economia sociale e solidale fino alla gestione sostenibile dei rifiuti.
Donare per l’emergenza Medio Oriente ci permette di continuare ad intervenire rapidamente e aiutare in maniera concreta ed efficace la popolazione in Palestina e Libano. Come?
In Libano COSPE collabora con associazioni come TSD – The Solidarity Directory (Daleel Tadamon), Female, Mada e Nation Station che si occupano di valorizzare le donne, i piccoli produttori e le iniziative economiche locali in tutto il Libano.
Nell’attuale emergenza, con i partner locali sono state create reti di solidarietà ad Aley, Chouf, Saida, Zahle e Beirut per essere al fianco delle famiglie sfollate e garantire loro i beni di prima necessità.
Distribuiamo cibo e acqua, kit igienici, vestiti, medicinali e forniture mediche.
Per ospitare le famiglie sfollate sono stati allestiti centri accoglienza nelle scuole e, per fornire pasti giornalieri alla popolazione, sono state realizzate cucine comunitarie.
In Palestina COSPE collabora con associazioni come Theatre Day Production e UCASC, realtà locali che stanno sostenendo la popolazione attraverso attività di supporto psicologico e distribuzione di beni di prima necessità.
A fine 2023 COSPE ha attivato la raccolta fondi per sostenere la popolazione di Gaza. Grazie alle donazioni ricevute ad oggi sono stati realizzati 32 laboratori di teatro rivolti a 921 bambini e adolescenti e 6 workshop di storytelling rivolti a 120 donne e ragazze sfollate. Inoltre, sono stati acquistati una tenda, delle batterie e del materiale per la realizzazione delle attività.
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